Corte di Cassazione, Ordinanza n. 7441 dell’8 marzo 2022: la delega, con cui il Capo, dell’Ufficio assegna la sottoscrizione degli avvisi di accertamento ad un funzionario, diverso da quello istituzionalmente competente, ha natura di delega di firma e non di funzioni. Tuttavia, in caso di contestazione, al fine di accertare l’esistenza e l’identità del sottoscrittore, questa stessa delega deve essere necessariamente prodotta in giudizio.

La Suprema Corte, con l'Ordinanza n. 7441 dell'8.3.2022, ha accolto il ricorso del contribuente e, decidendo nel merito, ha ribadito una serie di principi di rilievo. Anzitutto ha ricordato che la delega alla sottoscrizione di un avviso di accertamento ha natura di delega di firma e non di funzioni, poichè realizza un mero decentramento burocratico senza rilevanza esterna. ...
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Cass. Civ. Ordinanza n. 587/2022: l’estratto di ruolo non è più un atto autonomamente impugnabile, tranne in determinati casi, tuttavia la non impugnabilità non è retroattiva.

La Suprema Corte è stata chiamata a pronunciarsi perché l'Agenzia dell'Entrate, nonostante le numerose pronunce di merito circa l'applicabilità solo per il futuro delle disposizioni innovative introdotte dall'art. 3 bis del d.l. n.146 del 2021, che ha modificato l'art.12 del dpr n.602 del 1973, ne ha ritenuto la validità retroattiva. Di conseguenza ha impugnato la decisione...
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Corte di Cassazione, Ordinanza n. 4245 del del 10 febbraio 2022: le modifiche in aumento, apportate alle superficie tassabili ai fini Tarsu, rispetto a quelle dichiarate dai contribuenti, devono comunque essere rapportate dal comune alle planimetrie catastali, con apposita comunicazione delle variazioni da inviare al contribuente.

La decisione della Corte si riferisce al ricorso, proposto dal Comune di Frosinone, avverso la sentenza della CTR del Lazio che aveva accolto l'appello di un contribuente contro maggiori pretese Tarsu, oggetto di un avviso di accertamento per gli anni 2009-2010. Con tale atto veniva infatti individuata una maggiore superficie tassabile rispetto a quella dichiarata dal contr...
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Cassazione civ. Ordinanza n. 2257 del 26/01/2022: la Tari è dovuta anche se per un immobile è cessata la locazione e sono state disattivate le utenze, sia che venga adibito ad uso domestico o non domestico. Infatti si presume sempre la produzione di rifiuti a meno che il contribuente non fornisca un’idonea prova contraria.

Secondo la Suprema Corte il presupposto della Tari è costituito dalla detenzione o occupazione di una "res" suscettibile di produrre rifiuti. Di conseguenza è onere del contribuente dimostrare di non essere soggetto al tributo. Orbene, nel caso in contestazione, non era mai stata avanzata al Comune alcuna richiesta di esonero fondata sul rilievo che il cespite si fosse ...
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Corte di Cassazione, Ordinanza n. 2354 del 26 gennaio 2022: in presenza di querela di falso e ai fini della sospensione del processo, il giudice tributario deve verificare la pertinenza dell’azione e la sua rilevanza ai fini della decisione.

La decisione si riferisce ad un ricorso, presentato da una società di capitali, avverso delle cartelle di pagamento ex art. 36bis del dpr n. 600 del 1973 e 54bis dpr n.633 del 1972, per Iva,Irpeg ed Irap, oltre sanzioni ed interessi per gli anni 2003 e 2004. La CTP accoglieva il ricorso ma la decisione favorevole veniva invece completamente ribaltata dalla CTR del Lazio. ...
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