La Cassazione, con ordinanza n. 10840 del 22 aprile 2024, ha chiarito che nel processo tributario d'appello non sono ammessi nuove eccezioni relative ai vizi d'invalidità della pretesa fiscale. Tuttavia il divieto non si estende alle eccezioni improprie o alle mere difese riguardanti i fatti costitutivi del credito tributario.
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Giurisprudenza Tributaria
Cassazione, Ordinanza n. 2604/2024: “il potere di disapplicazione delle sanzioni, per violazione di norme tributarie, è esercitabile d’ufficio dal giudice qualora accerti che le stesse sono state commesse in presenza e in connessione con una situazione di oggettiva incertezza nell’interpretazione normativa.”
La Cassazione, con ordinanza n. 2604 del 29 gennaio 2024, ha stabilito che il potere di disapplicazione delle sanzioni, per violazione di norme tributarie, è esercitabile d'ufficio dal giudice qualora accerti che le stesse sono state commesse in presenza e in connessione con una situazione di oggettiva incertezza nell'interpretazione normativa. Non postula quindi una domanda d...
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Cassazione, Ordinanza n.6289/2024: “il contribuente può validamente eccepire la maturazione del termine di prescrizione della pretesa, sin dal primo grado del giudizio, nel ricorso introduttivo.”
La Cassazione, con ordinanza n.6289 del giorno 8 marzo 2024, ha chiarito che il contribuente può validamente eccepire la maturazione del termine di prescrizione della pretesa, sin dal primo grado del giudizio, nel ricorso introduttivo.
Inoltre non è necessario indicare un termine o un dies a quo specifico, spettando al giudice tributario tale accertamento di fatto.
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Cassazione, Ordinanza n. 8784/2024: “la domanda di definizione agevolata delle liti pendenti, pur non comportando l’estinzione del giudizio se non perfezionata con la prova del pagamento integrale delle rate previste, comporta comunque l’inammissibilità del ricorso per effetto del venir meno dell’interesse ad agire del ricorrente.”
La Cassazione, con ordinanza n. 8784 del 3 aprile 2024, ha stabilito che la domanda di definizione agevolata delle liti pendenti, pur non comportando l'estinzione del giudizio se non perfezionata con la prova del pagamento integrale delle rate previste, comporta comunque l'inammissibilità del ricorso per effetto del venir meno dell'interesse ad agire del ricorrente.
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Cassazione Sentenze n. 2115, n. 2120 e n. 2133 del 22 gennaio 2024: “alla sentenza penale di assoluzione, ma anche di condanna, non può essere riconosciuta alcuna automatica autorità di cosa giudicata, nemmeno se i fatti esaminati in sede penale siano gli stessi su cui si fonda l’accertamento tributario”
Con tre sentenze cosiddette gemelle n. 2115, n. 2120 e n. 2133 del 22 gennaio 2024, la Cassazione, facendo il punto sul complicato rapporto tra processo tributario e processo penale, ha affermato il principio secondo cui alla sentenza penale di assoluzione, ma anche di condanna, non può essere riconosciuta alcuna automatica autorità di cosa giudicata, nemmeno se i fatti esami...
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