E’ stato inaugurato il 21 dicembre scorso al Tribunale di Catania, lo sportello MAP che consente agli Avvocati di ricorrere all’applicazione della disciplina della sospensione del procedimento con messa alla prova per i cittadini che stanno affrontando un processo. Un tassello importante per la cosiddetta “giustizia riparativa” nell’interesse della collettività.
Alla presentazione sono intervenuti il presidente Corte di appello, dott. Filippo Pennisi, il Presidente del Tribunale di Catania, dott. Francesco Mannino, il Procuratore Generale presso la Corte di appello, dott. Roberto Saieva, la Presidente Prima Sezione Penale del Tribunale di Catania, dott.ssa Grazia Anna Maria Concetta Caserta, il Direttore UDEPE, dott. Antonio Gelardi, la Dirigente reggente dell’Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna, dott.ssa Anna Internicola, il vice Presidente della Camera Penale “Serafino Famà”, avv. Tommaso Tamburino, il Presidente e il vice Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Catania, avv. Rosario Pizzino e avv. Fabrizio Seminara.
L’ufficio, messo a disposizione dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Catania, sarà all’interno del Palazzo di Giustizia, nel locale attiguo all’aula “Camilleri” (Tribunale Seconda Sezione Penale).
Lo sportello garantirà la diffusione delle informazioni e l’agevole fruizione della modulistica e potrà offrire opportunità qualificate tese a sostenere lo svolgimento di attività riparative nell’ottica del paradigma di Giustizia Riparativa.
L’avv. Fabrizio Seminara, vice presidente del C.O.A. di Catania a margine della presentazione, ha ricordato che “l’iniziativa è frutto del ‘Protocollo di intesa operativa’, stipulato nell’ottobre 2020, tra: il C.O.A. di Catania, il Tribunale Ordinario di Catania, la Procura della Repubblica di Catania; la Camera Penale di Catania ‘Serafino Famà’, l’Ufficio Distrettuale Esecuzione Penale Esterna (UDEPE) di Catania. Uno strumento operativo di estrema utilità nell’espletamento delle pratiche e che consentirà agli Avvocati anche una più agevole interlocuzione con i funzionari dell’Ufficio dell’Esecuzione Penale”.
Seminara ha ricordato quindi che il protocollo prevede che gli Avvocati possano appunto “così depositare istanze di elaborazione del programma finalizzato alla sospensione del processo con messa alla prova (ex art. 168 bis c.p.) richiedere informazioni inerenti la predisposizione del programma e, in generale, assumere notizie nell’interesse del proprio assistito”.

Articolo e foto tratti dal seguente link face-book del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Catania:
https://www.facebook.com/756984631145656/posts/1986937221483718/?d=n

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