La Suprema Corte con l’Ordinanza n. 6092 del 24 febbraio 2022 ha accolto il ricorso della società contribuente e rigettato l’eccezione di preclusione avanzata dall’ufficio in quanto lo stesso non ha potuto provare di avere osservato gli obblighi imposti a suo carico dall’art. 32 comma 4 del DPR n. 600 del 1973.
Lo stesso infatti stabilisce come l’Ufficio, che in sede di controllo della dichiarazione richieda documenti, deve informare il contribuente che, ove questi non vengano esibiti, non potranno essere utilizzati in sede di accertamento con adesione ed in fase contenziosa.
Orbene l’Ufficio, nel richiedere la documentazione, non aveva inserito nell’invito dette precisazioni.
Di conseguenza la Cassazione ha ritenuto legittimo il deposito dei documenti, effettuati nel primo grado di giudizio, e ritenuti dalla C.T.R. del Lazio non utilizzabili perché, a suo giudizio, fuori termine.
Pertanto, accogliendo il ricorso, ha rinviato il procedimento alla C.T.R. per applicare il principio affermato nell’ordinanza ed anche per liquidare le spese di legittimità.

Avv. Salvatore Torchia

Scarica l’Ordinanza in formato pdf: Cass. Civ. Ordinanza n. 6092 del 2022

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