La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n.18637 del 9 giugno 2022, ha stabilito che la rettifica, in sede giudiziale, della rendita catastale ha effetto retroattivo. Pertanto il contribuente ha diritto al rimborso dell’imposta comunale pagata, in misura superiore al dovuto, durante lo svolgimento del processo.
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Per la Suprema Corte la sentenza passata in giudicato, che determina la misura della rendita catastale, rappresenta l’unico dato da tenere in considerazione ai fini dell’individuazione della base imponibile.
Invero la sentenza non può che avere efficacia anche per il passato a tutela del contribuente.
Ne discende che, ove sia stata pagata, ai fini IMU, una somma superiore a quella determinata con la rendita rettificata, si ha diritto al rimborso.
Il rimborso, tra l’altro, non è limitato ai 5 anni precedenti, come avviene normalmente, ma si estende a tutte le annualità per le quali è maturato il relativo diritto.
Avv. Salvatore Torchia
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