La Cassazione, con l’ordinanza n. 32212 del 2 novembre 2022, cambiando orientamento, ha stabilito che il termine di prescrizione per il recupero di un credito, vantato da un coniuge nei confronti dell’altro, decorre dal momento della separazione, indipendentemente dal momento in cui il credito è sorto.
Si tratta di una decisione interessante perché la Suprema Corte, pur confermando che il termine della prescrizione, per il recupero di un credito tra coniugi, è di dieci anni, ha stabilito che la stessa inizia a decorrere dal momento della separazione.
In particolare, ha precisato che, nel caso di separazione consensuale, il termine decorre dall’omologa del provvedimento. In caso di separazione giudiziale dall’ordinanza presidenziale che detta i provvedimenti provvisori ed urgenti .
In precedenza, invece, la giurisprudenza della Cassazione aveva ritenuto che il termine di decorrenza della prescrizione iniziasse a decorre dal momento del divorzio. Ciò in considerazione del fatto che la separazione sospende solamente il vincolo matrimoniale, che cessa solo col divorzio.
Comunque, come evidenziato, con l’ordinanza oggetto del commento, l’indirizzo è cambiato.
È poi appena il caso di ricordare che la prescrizione dei crediti tra coniugi segue regole particolari, previste dall’art. 2941 primo comma del c.c.
In base a detto articolo, la prescrizione tra coniugi, in costanza di matrimonio, è sospesa.
Si presume infatti che, nel corso della vita matrimoniale, un’azione legale di un coniuge contro l’altro, per recuperare il denaro prestato, indotta magari per non fare decorrere il termine di prescrizione e vedere estinto il diritto, turberebbe gravemente l’unione, mettendola a repentaglio.
Pertanto, il legislatore ha deciso di far decorrere il termine della prescrizione dal momento in cui il matrimonio è cessato.
Tempo fa, secondo la Cassazione, il matrimonio cessava col divorzio, ora con la separazione.
Avv. Salvatore Torchia