La Suprema Corte con l’Ordinanza n. 31260 del 9 novembre 2023 ha ricordato che, in caso di notifica di cartella esattoriale, non fondata su una sentenza passata in giudicato, il termine di prescrizione entro il quale deve essere fatta valere l’obbligazione tributaria relativa alle sanzioni, è quello quinquennale. Così come previsto dall’art. 20 comma 3 del dlg n.472 del 1997. Il termine decennale, invece, riguarda esclusivamente i crediti per sanzioni per la violazione di norme tributarie derivanti da sentenza passata in giudicato, applicandosi allora l’art. 2953 c.c. che disciplina specificatamente e in via generale la cosiddetta “astio iudicati”.
L’iIlecito tributario, avente carattere speciale, giustifica l’applicazione prescrizionale di diritto speciale suddetta.
Ha aggiunto che la generalizzata durata quinquennale obbedisce anche ad esigenze di certezza e di tutela del contribuente, in ordine ai tempi di irrogazione della sanzione stessa e vale per qualunque provvedimento sanzionatorio, contestuale all’atto impositivo e non.
Avv. Salvatore Torchia